La complessità storica, culturale ed economica dei festival cinematografici italiani rende necessaria l’identificazione e la conservazione di nuove fonti che possano sostenere l’attività di storiografica promossa dal PRIN2022 RIFF. Pensata per garantire la digitalizzazione, l’accessibilità e la circolazione dei materiali raccolti dal progetto di ricerca, la banca dati è stata costruita in modo da rispecchiare la natura spiccatamente interdisciplinare del fenomeno festivaliero.
I criteri di organizzazione dei materiali conservati all’interno della banca dati costituiscono un’innovazione per le metodologie e le pratiche dei film festival studies, segnatamente in senso storiografico. Si consideri, a tal proposito, l’assenza di studi sistematici e complessivi dei festival cinematografici nazionali e internazionali, ad eccezione di alcuni inquadramenti generalisti. Tale carenza è dovuta, in larga misura, alla carenza di culture della conservazione all’interno delle culture festivaliere, le cui risorse raramente sono state impiegate per la raccolta e la preservazione della propria base documentale e, ancor meno, alla predisposizione di archivi dedicati. A ciò si aggiunga la mancanza di principi di catalogazione appositamente congeniati per le fonti storiche dei festival, le quali abbracciano tipologie testuali con funzioni discorsive assai diverse le une dalle altre e che contengono informazioni relative a differenti dimensioni operative: alle politiche culturali dei festival cinematografici, ad esempio, alle loro reti di portatori d’interesse o, ancora, alle loro ri-cadute economiche.
Al fine di sviluppare delle soluzioni di ricerca che comprendano queste diverse tipologie di documenti e agevolarne l’analisi comparata e incrociata, l’allestimento della banca dati ha previsto un duplice livello di metadatazione dei documenti raccolti. Le quattro tipologie di fonti raccolte sono corredate da un primo livello di specifiche informazioni di base, che differiscono in base al livello bibliografico del documento in esame e sono interoperabili tra i record consultabili.
A questo livello di informazioni appartengono la collocazione e la segnatura in archivio, le informazioni di pubblicazione (nei casi di materiali a stampa e dei cataloghi), mittente e destinatario (nel caso di epistolari o telegrammi), data e luogo della registrazione (nel caso delle interviste), nazione, persone, enti/società, festival e edizione (in modo trasversale a tutte le tipologie di documenti). Al primo livello di metadatazione, con funzione primariamente descrittiva, se ne associa un secondo, destinato a indirizzare l’interpretazione delle fonti attraverso l’uso di parole chiave relative alla sfera dei festival cinematografici, delle loro ritualità, caratteristiche evenemenziali e forme di agentività. Le parole chiave sono state scelte sulla base dei principali temi di ricerca (transnazionalismo, formazione dei canoni cinematografici, culture divistiche, critica cinematografica) con cui RIFF si confronta. In tal senso, questo secondo livello di metadatazione intende offrire delle tracce per guidare sia l’individuazione, sia un’interpretazione di partenza dei materiali digitalizzati.