Obiettivi

Il progetto ruota attorno ad alcune domande-guida: Quali sono le specificità dei festival cinematografici italiani? In che modo possono essere studiati, raccontati e valorizzati? Quale impatto hanno avuto nella definizione di paradigmi storiografici, ma anche nel rafforzamento della filiera produttiva/distributiva e nella promozione di culture, reti e territori? Come valorizzare le storie orali, la dimensione etnografica, i portati di memoria, le testimonianze e, più in generale, il patrimonio immateriale generato da tali manifestazioni? Pertanto, RIFF è volto a intervenire su tre ambiti di interesse, strettamente correlati tra loro: l’allargamento della base documentale relativa alle storie dei festival, facendo convergere in un unico spazio virtuale fonti primarie e secondarie (testimonianze orali, documenti istituzionali, documenti digitali, materiali effimeri, etc.); la costruzione e messa alla prova di un modello storiografico, applicato a tre tipologie di festival e ad altrettanti casi studio – quello tematico-geografico (Far East Film Festival – FEFF), quello di ricerca (Mostra Internazionale del Cinema Libero – MICL), quello turistico (Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento – IICS); un significativo ampliamento della conoscenza sia nell’ambito dei Film Festival Studies, connettendo le realtà italiane con quelle internazionali, sia nella più generale storia culturale del cinema.

Più precisamente, RIFF è finalizzato a edificare un modello storiografico in grado di muoversi su tre linee di ricerca parallele: una linea storico-cinematografica, volta a esplorare i modi in cui i festival contribuiscono a plasmare la scrittura delle storie del cinema, influenzando la formazione dei canoni e informando le gerarchie estetiche;  una linea storico-culturale, che mira a indagare come i festival contribuiscono ad articolare e riposizionare specifiche identità nazionali, culturali e sociali, con particolare riguardo anche alle (sotto)culture critiche e cinefile; infine, una linea storico-economica, interessata ad analizzare il processo attraverso il quale i festival aggiungono valore all’industria cinematografica tanto quanto alle economie turistiche locali.

I tre festival cinematografici individuati (FEFF, MICL, IICS) verranno sottoposti a un’attenta disamina, lungo le tre linee di ricerca elencate sopra (storico-cinematografica, storico-culturale, storico-economica). Questa disamina è sottesa da una duplice finalità: da un lato, costituirà il primo stadio di una ricostruzione sistematica della storia dei festival cinematografici italiani, in vista di futuri allargamenti del corpus di ricerca (cioè dello studio di altri festival); dall’altro, e contestualmente, permetterà di saggiare la solidità dell’impianto storiografico proposto attraverso una logica di check and balance, approntando una serie di strumenti di metodo e di “buone pratiche” di ricerca che, in prospettiva, potranno essere impiegate e sviluppate da altri studiosi e dagli addetti ai lavori.